Prostatite: sintomi, cause, diagnosi e trattamento
La prostatite è un’infiammazione della prostata, una ghiandola maschile situata sotto la vescica e fondamentale per la produzione del liquido seminale. Può colpire uomini di qualsiasi età, ma è più frequente tra i 20 e i 50 anni. Si presenta con disturbi urinari, dolore pelvico e, in alcuni casi, sintomi generali come febbre e brividi. Conoscere le cause e riconoscere i sintomi permette di trattare la prostatite in modo efficace e prevenire le ricadute.
Che cos’è la prostatite
La prostatite è una condizione infiammatoria che può essere:
acuta, quando i sintomi compaiono improvvisamente e sono intensi
cronica, quando i disturbi persistono per mesi o si ripresentano periodicamente
abatterica, quando non si identifica un’infezione
sindrome del dolore pelvico cronico, una forma molto frequente che causa dolore persistente ma non sempre è collegata a un’infezione
Non tutte le prostatiti sono causate da batteri. Per questo è importante una diagnosi corretta per scegliere il trattamento più adeguato.
Cause e fattori di rischio
Le cause della prostatite dipendono dal tipo di infiammazione.
Infezioni batteriche
Rappresentano la causa più comune nelle forme acute.
I batteri raggiungono la prostata risalendo dall’uretra o attraverso la vescica.
Stasi delle secrezioni prostatiche
La mancata o ridotta eiaculazione può favorire l’accumulo di secrezioni che irritano la ghiandola.
Traumi o microtraumi del pavimento pelvico
Attività come ciclismo o sport che esercitano pressione sulla zona possono contribuire all’infiammazione.
Stress e tensione muscolare pelvica
Possono causare contrazioni e infiammazioni persistenti del pavimento pelvico.
Alterazioni urinarie
Un getto debole o un cattivo svuotamento della vescica possono favorire infezioni ricorrenti.
Rapporti sessuali non protetti
Possono trasmettere infezioni a trasmissione sessuale che coinvolgono la prostata.
Nelle forme croniche o abatteriche, spesso la causa non è unica ma multifattoriale.
Sintomi della prostatite
I sintomi variano molto a seconda della forma.
Prostatite acuta
Si presenta con disturbi improvvisi e importanti, tra cui:
febbre, brividi e malessere
dolore al basso ventre, al perineo o alla schiena
bruciore urinario
difficoltà a urinare o getto debole
bisogno frequente e urgente di urinare
sangue nelle urine (in alcuni casi)
È una condizione che richiede valutazione medica urgente.
Prostatite cronica
I sintomi sono più sfumati ma persistenti:
dolore o fastidio pelvico ricorrente
dolore ai testicoli, al pene o durante l’eiaculazione
urgenza o frequenza urinaria
sensazione di svuotamento incompleto
disturbi sessuali (calo del desiderio, eiaculazione dolorosa)
Sindrome del dolore pelvico cronico
Molto comune e spesso non dovuta a infezioni:
dolore pelvico continuo o episodico
fastidio al pavimento pelvico
tensione muscolare locale
disturbi urinari variabili
Riconoscere il tipo di prostatite aiuta a impostare la terapia più efficace.
Come si esegue la diagnosi
La diagnosi di prostatite richiede una valutazione urologica accurata e può includere:
Visita urologica
Comprende la raccolta dei sintomi, la palpazione addominale e l’esplorazione rettale per valutare la prostata.
Esame urine e urinocoltura
Indispensabili per identificare batteri o infezioni associate.
Tampone uretrale
Utile in caso di sospetta infezione sessualmente trasmissibile.
Esame del secreto prostatico
Può essere analizzato dopo massaggio prostatico per identificare infiammazione o batteri.
Ecografia prostatica e vescicale
Permette di valutare residui urinari, ostruzioni o anomalie della ghiandola.
Esami del sangue
Per verificare la presenza di infiammazione sistemica e controllare il PSA, che può aumentare in caso di prostatite acuta.
Una diagnosi corretta è fondamentale per distinguere le forme batteriche da quelle non batteriche.
Trattamento della prostatite
Il trattamento varia a seconda del tipo di prostatite e della causa identificata.
Prostatite acuta batterica
Richiede:
antibiotici mirati,
idratazione abbondante,
antidolorifici o antinfiammatori,
riposo.
Nei casi più gravi può essere necessario il ricovero per terapia endovenosa.
Prostatite cronica batterica
Si tratta con cicli prolungati di antibiotici mirati, associati a:
antinfiammatori,
alfa-bloccanti per migliorare il flusso urinario,
integratori specifici.
Sindrome del dolore pelvico cronico
È spesso la forma più complessa e richiede un approccio multimodale:
fisioterapia del pavimento pelvico,
rilassanti muscolari,
tecniche di gestione dello stress,
antinfiammatori,
terapie mirate in base ai sintomi predominanti.
Stile di vita e abitudini
In tutte le forme di prostatite possono essere utili:
regolare attività sessuale,
evitare seduta prolungata o ciclismo intenso,
ridurre caffeina, alcool e cibi piccanti,
bere acqua in modo regolare.
Il trattamento deve essere personalizzato e seguito con continuità per ottenere risultati duraturi.
Prevenzione e consigli pratici
Alcuni comportamenti possono ridurre il rischio di sviluppare prostatite o prevenire le recidive:
mantenere una buona idratazione
evitare di trattenere l’urina
praticare attività fisica moderata
alternare attività sedentarie con pause regolari
usare il preservativo nei rapporti a rischio
curare eventuali infezioni urinarie o genitali
evitare traumi perineali
Una corretta prevenzione può ridurre significativamente il rischio di episodi ricorrenti.
Quando rivolgersi all’urologo
È importante consultare uno specialista quando:
i sintomi sono intensi o improvvisi
compare febbre o brividi
la minzione diventa molto difficile
il dolore pelvico persiste da settimane
gli episodi tendono a ripresentarsi
ci sono problemi sessuali associati
Una valutazione tempestiva permette di trattare efficacemente la prostatite e prevenirne le complicanze.
Conclusioni
La prostatite è una condizione frequente negli uomini adulti e può diventare molto fastidiosa se non trattata in modo adeguato. Riconoscere i sintomi, eseguire una diagnosi accurata e seguire un trattamento personalizzato permette nella maggior parte dei casi di ottenere un miglioramento significativo e ritrovare una buona qualità di vita. Affidarsi a uno specialista è il passo più importante per gestire correttamente questa patologia.