Calcolosi urinaria: sintomi, cause, diagnosi e cura 

La calcolosi urinaria (o calcoli renali) è una condizione molto comune che può provocare dolore intenso e compromettere la qualità di vita. La buona notizia è che oggi esistono tecniche moderne, mini-invasive e altamente efficaci per prevenirla, diagnosticarla e curarla.

Questa guida è pensata per offrire ai pazienti informazioni chiare, affidabili e facili da comprendere.


1. Che cos’è la calcolosi urinaria?

La calcolosi urinaria consiste nella formazione di piccoli cristalli all’interno delle vie urinarie: reni, ureteri, vescica o uretra. Questi cristalli possono crescere fino a diventare sassolini che causano dolore o ostruzioni.

I calcoli possono essere:

La dimensione può variare da pochi millimetri a diversi centimetri. Anche un calcolo molto piccolo può provocare forte dolore se ostruisce l’uretere.


2. Perché si formano i calcoli renali?

I calcoli si formano quando nelle urine si accumulano sostanze che tendono a cristallizzare. Le cause più comuni sono:

• Scarsa idratazione

Bere poco rende le urine più concentrate, favorendo la formazione di cristalli.

• Alimentazione sbilanciata

• Predisposizione familiare

Chi ha parenti con calcolosi ha maggior rischio.

• Infezioni delle vie urinarie

Possono favorire la formazione di calcoli di struvite.

• Alterazioni metaboliche

Ipercalciuria, iperuricemia e altre condizioni possono favorire i calcoli.

• Stili di vita

Obesità e sedentarietà aumentano il rischio.

Comprendere le cause è fondamentale per prevenire nuove formazioni.


3. Sintomi della calcolosi urinaria

I sintomi dipendono dalla posizione e dalle dimensioni del calcolo.

Sintomo principale: colica renale

È un dolore improvviso e intensissimo, localizzato nel fianco o nella schiena, che può irradiarsi all’addome o all’inguine. È spesso accompagnato da:

Altri sintomi possibili

Alcuni calcoli molto piccoli possono essere eliminati senza sintomi.


4. Come si fa la diagnosi di calcolosi urinaria?

La diagnosi si basa su vari esami:

• Ecografia reno-vescicale

È spesso il primo esame. Visualizza bene i reni, ma può non vedere calcoli molto piccoli nell’uretere.

• TAC addome senza contrasto

È l’esame più preciso (gold standard). Permette di vedere anche calcoli millimetrici e di capire esattamente dove si trovano.

• Esami delle urine

Per rilevare sangue, infezioni o cristalli.

• Esami del sangue

Per valutare la funzionalità renale e controllare eventuali alterazioni metaboliche.

Una diagnosi accurata è essenziale per scegliere il trattamento più appropriato.


5. Come si curano i calcoli renali?

Il trattamento dipende da:


A. Calcoli piccoli (fino a 5–6 mm)

In molti casi possono essere espulsi spontaneamente.

Terapia conservativa:

La percentuale di successo è alta, ma richiede monitoraggio medico.


B. Calcoli più grandi o che causano complicanze

Quando il calcolo non passa da solo o causa dolore persistente, infezioni o blocco urinario, si deve intervenire.

Le tecniche più efficaci oggi sono mini-invasive:


• Ureteroscopia rigida o flessibile con laser

È la tecnica più moderna e utilizzata.

Come funziona:

Vantaggi:


• Litotrissia extracorporea (ESWL)

Utilizza onde d’urto esterne per rompere il calcolo in piccoli frammenti.

Indicata in casi selezionati:


• Chirurgia percutanea mini-invasiva (mini-PCNL)

Indicata per calcoli molto grandi (oltre 1,5–2 cm).

Si introduce un sottile strumento attraverso un piccolo accesso nella schiena per frammentare e rimuovere il calcolo.


6. Prevenzione: come evitare nuovi calcoli renali?

La prevenzione è fondamentale, soprattutto perché la calcolosi tende a recidivare.

Consigli pratici:

• Bere almeno 2 litri di acqua al giorno

L’obiettivo è avere urine chiare, segno che sono ben diluite.

• Ridurre il sale

Il sale aumenta l’escrezione di calcio nelle urine.

• Moderare le proteine animali

Carne e insaccati favoriscono la formazione di acido urico.

• Attenzione agli ossalati

Spinaci, bietole, frutta secca, cioccolato, rabarbaro.

• Mantenere un peso sano

La sindrome metabolica aumenta il rischio.

• Controlli periodici

In caso di recidive, è utile uno studio metabolico approfondito.

La prevenzione è il miglior mezzo per evitare future coliche renali.


7. Quando rivolgersi all’urologo?

È importante consultare rapidamente un urologo nei casi di:

Un intervento tempestivo riduce complicanze e peggioramenti.


8. Prognosi e qualità di vita

La maggior parte dei pazienti guarisce completamente dopo un trattamento adeguato.
Le tecniche moderne, come l’ureteroscopia laser, garantiscono percentuali di successo molto alte e tempi di recupero brevi.

La chiave è:


Conclusioni

La calcolosi urinaria è una condizione comune ma oggi ampiamente curabile. Dalla diagnosi accurata con ecografia e TAC, fino ai trattamenti mini-invasivi come ureteroscopia laser ed ESWL, esistono soluzioni efficaci e personalizzate per ogni paziente.

Affidarsi a uno specialista esperto, adottare stili di vita adeguati e seguire la prevenzione sono i passi fondamentali per evitare nuove coliche renali e mantenere una buona qualità di vita.